Le parole di coach Dalmonte alla vigilia della sfida esterna contro Rimini: “E’ una partita molto importante, non decisiva, ma importante. Giochiamo contro una squadra che ha pagato il dazio del debutto in questo campionato con tanti giocatori che hanno con merito conquistato la promozione; il tributo di un campionato differente ma sono cresciuti in modo esponenziale perché allenati molto bene. Hanno trovato gerarchie molto solide e hanno aggiunto un giocatore di esperienza come Landi, portando più solidità e esperienza dentro la squadra. Hanno giocatori capaci di essere dentro l’equilibrio della squadra e sarebbe un errore pensare che Ogbeide e Johnson siano le criticità da risolvere. I numeri dicono che sia Tassinari e Anumba come esempio, possano andare oltre il loro rendimento standard: pertanto è necessario avere visioni diffuse della pericolosità di rimini in campo.

Dobbiamo vivere la partita considerando il contesto, avere idee chiare su cosa mettere in campo e avere la capacità di concedere poco e niente a livello di situazioni facili così da non creare loro euforie da mettere in campo contro di noi (tre punti, rimbalzo in attacco e contropiede). Dobbiamo controllare l’emotività vista l’importanza della partita, avere la capacità di non farsi trascinare dalle emozioni e andare oltre l’errore.

40 anni fa entravo nella sede di Rimini per iniziare la mia carriera: come tutte le prime volte c’è un bel sentimento. Dopo anni importanti, sono contento che Rimini oggi sia riapparsa con serietà e solidità a questo livello e ho la certezza che la serietà che hanno dia e sia certezza per il futuro. Questa visione mi rende felice e sono contento perché sta rinascendo un qualcosa mai scomparso.

Con Rimini è la partita più importante, con più valore nel nostro calendario. Timore sulla partita non c’è, c’è rispetto. Sarebbe importante vincere un’altra partita dopo Udine per confermarci. La percezione durante la settimana è quella di una squadra che comprende la sua forza, ma dobbiamo essere nel campo. Situazione fisica regolare”.

(Foto Mauro Donati)

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