Lo scorso 15 Maggio, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, la Squadra Mobile ha eseguito un provvedimento di fermo per concorso in tentato omicidio e porto illegale di arma da sparo nei confronti di ABIDI Dhia nato in Tunisia classe 1997, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale, rintracciato nella sua dimora sita a Granarolo. La continua attività investigativa volta al rintraccio del fratello Ala nato in Tunisia il 21.02.1993, pregiudicato, irregolare sul territorio nazionale che le attività investigative in atto avevano confermato avere lasciato nell’immediatezza del delitto il territorio nazionale per riparare all’estero, ed in particolare Germania, ha sortito esito positivo.

Le varie attività tecniche in atto, sui familiari del ABIDI Ala e sui soggetti allo stesso vicini, confermavano che lo stesso aveva potuto contare sull’appoggio di alcuni suoi connazionali dimoranti nel nord della Germania, in particolare nella Land della Renania Settentrionale- Vestfalia, che tramite una donna lo avevano prelevato al confine con l’Austria conducendolo in una dimora agli stessi riconducibili. Tali preziose informazioni venivano costantemente partecipate al Servizio Cooperazione Internazionale che, informando costantemente la Polizia Tedesca, determinava con la collaborazione della Squadra Mobile di Bologna nella nottata trascorsa il rintraccio nella città di Krefeld del cittadino Tunisino e l’esecuzione del M.A.E. ABIDI Ala unitamente al fratello Dhia responsabile del ferimento da arma da fuoco lo scorso 11 Maggio ai danni del cittadino marocchino KADDACHE Anas, spacciatore di rilievo nel quartiere Pilastro. Il movente si ritiene vada individuato in dissapori in tema di stupefacenti sorti fra il ferito cittadino marocchino e i due fratelli tunisini autori del ferimento con arma da fuoco. .

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