Le parole del Sindaco di Bologna Virginio Merola:

“Con questa delibera che siamo chiamati a votare oggi il Consiglio Comunale sigillerà un sentimento che in tanti sentiamo da tempo: Patrick Zaki, studente iscritto a un master dell’Università di Bologna, è un nostro concittadino. Questa vicinanza a Patrick, che riteniamo detenuto ingiustamente da ormai un anno, ci fa dire che anche attraverso questa cittadinanza onoraria noi chiediamo che venga liberato e possa affrontare il suo giudizio nei termini del rispetto dei diritti umani.

Riteniamo la sua condizione di detenzione preventiva incompatibile con il rispetto dei diritti umani, sappiamo che questo ragazzo soffre d’asma e che la pandemia è entrata anche nelle carceri egiziane, abbiamo letto con preoccupazione che si sente molto provato psicologicamente da questa prigionia. Il rispetto dei diritti umani non può essere soggetto a confini nazionali, lo dico per chiarirmi subito con chi ritiene che questa sia un’ingerenza nella politica di un altro stato. Non crediamo di ingerire, sappiamo che la diplomazia è fatta di un lavoro paziente e sotto traccia ma vogliamo continuare a dare voce a questa richiesta: Patrick Zaki deve essere liberato e tornare ai suoi studi a Bologna.

Nei mesi questo sentimento è cresciuto, non solo nella nostra città, la vicenda di Patrick è diventata nazionale e in tantissimi cittadini chiedono la sua liberazione. Da Bologna siamo felici che questa richiesta accomuni tutta l’Italia, che tanti comuni siano mobilitati, che si stiano realizzando tante iniziative. Lo riteniamo un risultato dell’iniziativa che assieme all’Università, al Rettore e ai compagni di Zaki e ad Amnesty International, abbiamo intrapreso da subito.

L’immagine di quel corteo così partecipato dello scorso 17 febbraio ci sembra lontanissima perché da lì a poco la pandemia ha trasformato la nostra vita ma la pandemia stessa ha dimostrato che non ci sono confini e che siamo tutti legati dalla stessa umanità. Per questo mi congratulo con chi ha presentato questo ordine del giorno che ha portato questa delibera, con tutte le consigliere e con tutti i consiglieri perché questo voto in Consiglio comunale ci permette di insistere nel chiedere libertà per Patrick”.

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