Imposta comunale sulla pubblicità, Cosap e Tari giornaliera si possono versare entro il 30 giugno senza sanzioni né interessi
Il Comune di Bologna, grazie al bilancio sano da molti anni, nel mese di aprile assumerà formalmente le decisioni già condivise nella Giunta guidata dal Sindaco Virginio Merola in particolare sulla Tari (Tassa Rifiuti): la scadenza della prima rata, prevista per il 18 maggio, si sposta per tutti i contribuenti al 30 settembre, e i dieci milioni di euro frutto dell’attività di riscossione della Tari nel 2019 saranno utilizzati per scontare la tassa alle attività commerciali e produttive che soffrono maggiormente per la chiusura forzata di queste settimane. Nel frattempo la Giunta ha deliberato nella seduta di oggi, che si tiene in videoconferenza come avviene sempre in questo periodo di emergenza sanitaria, il provvedimento che riguarda l’Imposta Comunale sulla Pubblicità e il Cosap (Canone Occupazione Spazi e Aree Pubbliche).
La manovra sulla Tari
Il Comune di Bologna, oltre ad allinearsi alle nuove scadenze previste dal decreto Cura Italia, ha deciso di usare una leva in più per sostenere chi è stato colpito più duramente dalla crisi conseguenza del fermo forzato delle attività. I bollettini con la prima rata della Tari non arriveranno prima di settembre: la scadenza del pagamento viene infatti posticipata dal 18 maggio al 30 settembre. In vista di questo termine, il Comune utilizzerà 10 milioni di euro per scontare la tassa alle attività commerciali e produttive più colpite dalle chiusure. I 10 milioni di euro sono il frutto dell’attività di riscossione della Tari che nel 2019 ha superato le spese: si tratta di un “tesoretto” vincolato alla Tari quindi destinato esclusivamente ai contribuenti di questa tassa, pertanto il Comune può impiegarli per scontarla. I dettagli di questo provvedimento saranno delineati nel mese di aprile.
Imposta pubblicità, Cosap e Tari giornaliera
La delibera approvata oggi dalla Giunta stabilisce che non verranno applicati sanzioni e interessi per i versamenti ritardati di:
- seconda rata dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità prevista per il 31 marzo 2020, purché risulti versata entro il 30 giugno (quando si dovrà versare anche la terza rata);
- le rate del Cosap permanente e temporaneo, e della collegata Tari giornaliera, in scadenza al 31 marzo, al 30 aprile e al 31 maggio 2020, purché risultino versate entro il 30 giugno
Infine il provvedimento stabilisce di non procedere alla riscossione in via anticipata del Cosap relativo alle nuove occupazioni realizzate con dehors nel periodo dall’8 marzo al 31 maggio 2020 e di non applicare sanzioni e interessi per ritardato versamento purché questi importi vengano versati entro il 30 giugno 2020. Il provvedimento del Comune di Bologna si aggiunge dunque a quelli contenuti nel Decreto Cura Italia che non aveva stabilito proroghe per queste tipologie di versamenti. La decisione del Comune ha l’obiettivo di agevolare le strutture produttive e commerciali maggiormente in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria: per rafforzare questa agevolazione, l’invito del Comune alle attività non colpite dalle chiusure di questi giorni resta quello di assolvere ai versamenti entro le date stabilite dai bollettini.