Per acclamazione, Giuliano Zignani è stato confermato alla guida della Uil Emilia Romagna per il prossimo quadriennio, il 2022-2026, dai 231 delegati al XII Congresso della Uil Emilia Romagna. Un terzo mandato che vedrà una Uil Emilia Romagna rinnovata nella sua struttura organizzativa, ma ancora più salda nelle sue radici laiche e riformiste. Nel suo compito, il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani sarà affiancato da una segreteria snella formata da Massimo Zanirato che avrà, tra le altre, la delega alle politiche energetiche; Roberto Rinaldi, segretario organizzativo e Luigi Foschi, tesoriere. Siccome le sfide che si prospettano sono quanto mai complesse, in segreteria entrano anche quattro delegati: Daniela Brandino (Welfare); Michele Bertaccini (Salute); Paolo Manzelli (Politiche attive del lavoro e Formazione) e Maria Stella Vannacci (Trasporti e Logistica).

«La scelta di una segreteria snella e dell’affiancamento dei quattro delegati – osserva il neo segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani – nasce dalla necessità di maggiore incisività della segreteria della Uil Emilia Romagna e da una specificità di intervento dei delegati. Tutto ciò ha l’obiettivo di un maggiore coordinamento con le categorie, un rafforzamento della voce della Uil Emilia Romagna nelle sedi istituzionali e di una più attenta spinta propositiva della Uil Emilia Romagna sui temi legati alla nostra attività sindacale».

Dal XII Congresso, la Uil Emilia Romagna esce con una nuova organizzazione. Nell’ottica di una regionalizzazione, alla viglia del congresso regionale, si sono tenuti i congressi di scioglimento delle camere sindacali della Uil Ferrara; Uil Modena-Reggio Emilia e Uil Emilia (Parma e Piacenza). Queste camere sindacali confluiranno nella Uil Emilia Romagna, mentre sul loro territorio vedranno un coordinatore. Antesignana di questo cambiamento è stato, un decennio fa, il confluire della Uil Bologna nella Uil Emilia Romagna.

«Questa riorganizzazione interna – spiega il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani – è data dalla necessità di una maggiore sviluppo dei territori emiliani le cui potenzialità sono inespresse. Inoltre, questo renderà più forte la voce dei territori emiliani nei rapporti con la Regione Emilia Romagna e il Governo».

Nell’ultimo quadriennio, 2018-2022, ricorda il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani, «la Uil Emilia Romagna è cresciuta, irrobustendosi e radicandosi in modo ulteriore sui territori. Solo con gli iscritti abbiamo registrato un incremento del 32.6% (da 103.644 nel 2018 a 137.446 nel 2021; il 2022 è in corso, ndr). Le recenti Rsu nel Pubblico impiego hanno visto non solo una conferma, ma un aumento dei nostri delegati che, in talune realtà come l’Ausl di Romagna o dell’Ircss Policlinico Sant’Orsola Malpighi, rappresentano il primo sindacato».

 Quanto ai prossimi quattro anni, sottolinea il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani, «siamo impegnati su fronti molto complessi. Dalla transizione energetica al welfare alla sanità fino alle infrastrutture e, ultima ma non per questo meno importante, la legalità. L’aver invitato al nostro congresso Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro è «il segno tangibile di cosa rappresenti, per noi, la legalità.  Il processo Aemilia, l’operazione Grimilde hanno dimostrato che l’Emilia Romagna non è immune dalla presenza mafiose. La Romagna ormai ne è permeata, la sia economia ne è infiltrata. Per questo diciamo che occorre agire in modo incisivo».

La sanità, «la sua riorganizzazione – puntualizza il segretario generale Uil Emilia Romagna, Giuliano Zignani – è l’ambito su cui bisogna maggiormente intervenire. La pandemia ha messo in luce tutte le criticità che pervadono il nostro sistema sanitario. Criticità che  vanno sanate: dal personale alle strutture fino agli investimenti. Si può fare molto in un’ottica regionale e questo va fatto. Tenuto conto che la sanità in Emilia Romagna deve rimanere pubblica e con una presenza minima del privato».

Di pari passo, alla sanità, tema dirimente è quello della crisi energetica e della transizione ecologica «su cui bisogna accelerare. Va poi ricordato – sottolinea il segretario generale Uil Emilia Romagna – come in regione vi siano due multiutility, Iren ed Hera che, nella partita del caro bollette, possono avere un ruolo dirimente. A maggior ragione per la presenza del pubblico nel loro azionariato. Perché, dunque, Iren ed Hera non destinano parte degli utili per calmierare le bollette?».

Per concludere, «le sfide che ci aspettano sono molteplici e importanti tali da disegnare il nuovo volto dell’Emilia Romagna. La Uil, nel suo essere riformista, non si sottrae a questo compito e sarà presente in tutte le sedi sempre a difesa di giovani, lavoratori e pensionati».

(Da uff. stampa Uil E-R)

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