“Già i precedenti rinvii avevano provocato un danno economico gravissimo – sottolinea il Presidente di Confcommercio Ascom Bologna Enrico Postacchini – ad un comparto fermo ormai da un anno. Con quest’ultima decisione si mette davvero in ginocchio l’intera economia del Comprensorio del Corno alle Scale e di tutta la montagna bolognese: non solo i gestori e gli operatori della neve ma anche tutto l’indotto che opera nel ricettivo, nella ristorazione, nel commercio e nei servizi.

Gli imprenditori del territorio hanno investito per rispettare tutti i protocolli, sono pronti per lavorare in sicurezza e salvare così le proprie aziende ed i posti di lavoro dei propri dipendenti che ora, con questo ulteriore stop alla riapertura, sono decisamente a forte rischio.

Non è possibile continuare ad operare in questa maniera, ci vuole maggiore rispetto per il lavoro di centinaia di imprenditori e imprenditrici!

Comprendiamo la serietà dell’emergenza e siamo i primi a rispettare le regole, tuttavia non ci si può sempre e costantemente trovare ad operare in uno scenario nel quale gli imprenditori si organizzano, investono, programmano e “oggi su domani” cambiano completamente le regole. Le nostre sono aziende, sono persone, sono famiglie e non oggetti che possono essere “spenti o riaccesi” semplicemente premendo un interruttore!

Da questo modo di operare, emerge chiaramente che chi prende le decisioni non ha la minima conoscenza dell’organizzazione e delle dinamiche di una attività economica.

Alla luce di questa drammatica situazione, è ora quindi più che mai necessario, sia a livello nazionale che regionale, anche un sostegno economico finalmente adeguato e soprattutto tempestivo, prima che sia troppo tardi”.

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