Questa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Borgo Panigale e della Stazione di Castel Maggiore, in collaborazione col personale civile dell’AUSL e dell’Ispettorato del Lavoro di Bologna, hanno fatto irruzione in un’azienda “fantasma” di Castel Maggiore (BO), dedita alla produzione illecita dei DPI, Dispositivi di protezione individuale: camici e mascherine chirurgici destinati alle strutture sanitarie del territorio.

L’azienda, “fantasma” perché intestata a un prestanome irreperibile, era comandata da un “caporale cinese” che aveva alle dipendenze ventuno connazionali, tra cui otto clandestini e quattro bambini, costretti a vivere e lavorare secondo le condizioni disumane e patriarcali impartite dall’uomo, un 55enne cinese che dovrà rispondere d’intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Per tenere a bada i suoi dipendenti, il 55enne cinese si era impossessato dei loro passaporti. Non avendo trovato nulla in regola, gli operanti sono ancora impegnati nella stesura degli illeciti (civili e penali) riscontrarti durante il blitz.

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